Lo scorso 11 Giugno c’è stata la festa di diploma degli utenti Esperti in Supporto tra pari – ESP – in occasione della presentazione del nuovo semestre del Programma FOR. Tutti gli utenti che in questi anni hanno portato a termine il percorso di formazione hanno ricevuto il diploma ufficiale e il cappellino da laureati dalle mani dei due operatori che sono i tutor di tutto il gruppo ESP. Che emozione…
Qui di seguito alcuni commenti a caldo di alcuni ESP.
“Sono contenta di aver portato a termine il percorso di formazione e tirocinio. Sono molto soddisfatta e nutro molte aspettative nei confronti degli impegni in futuro.”
“La formazione esp e il diploma sono l’inizio di un cammino prevalentemente personale.”
“Mi è piaciuto il dono del cappellino. È un continuo cammino verso qualcosa di nuovo da imparare.”
“È stata la possibilità di acquisire consapevolezza che il vissuto personale ha pari dignità.”
“Il cappellino e il diploma non sono un traguardo: sono l’inizio di un percorso che guarda prima verso me stessa e successivamente verso gli altri.”
“Questo percorso mi ha reso consapevole che imparare ad aiutarmi può insegnarmi ad aiutare gli altri.”
“È stata la condivisione di un percorso e della sofferenza ad essere utile per guardarsi dentro e capire di non essere soli.”
“È stato molto emozionante: l’atmosfera ufficiale, anche se tra amici, il sostegno del gruppo e degli operatori presenti. Ed è solo l’inizio, speriamo che lo stesso entusiasmo ci accompagni anche in futuro.”
… e un paio di riflessioni fatte da utenti presenti alla festa.
“Dopo un anno in cui ho solo seguito l’iter medico-medicine che non volevo accettare, allo sportello in reparto ho conosciuto altre possibilità. Sono ripartita da MenteSerena e, finalmente, mi sono sentita a casa e ho trovato dentro di me forze che non riuscivo più a vedere.”
“Il giorno della premiazione degli utenti ESP e della presentazione dei corsi FOR ho avuto un’ottima impressione dall’esterno perchè ho seguito il tutto con molta attenzione ed ho avuto dei rimandi positivi. Mi è piaciuto quando hanno premiato con merito gli utenti, in quanto persone con buona determinazione e voglia di far bene. I giovani erano molto emozionati, visibilmente molto felici e contenti del percorso che avevano svolto. Nel secondo gruppo di utenti ESP mi ha colpito molto il fatto che alcuni dei partecipanti abbiano deciso durante il percorso formativo di interrompere, cosa che testimonia la difficoltà di questo percorso e premia molto la persistenza di quelli che l’hanno portato a termine. I ragazzi sono stati davvero partecipi ed attivi e non hanno mai mollato, dimostrando costanza.”
E’ stato un anno impegnativo ma allo stesso tempo costruttivo, attraverso lo studio di vari aspetti legati alla salute mentale, abbiamo aumentato la consapevolezza di noi stessi, cosa fondamentale per poter capire anche gli altri.
Abbiamo approfondito lo sviluppo delle principali patologie, tra cui l’ ansia, il disturbo bipolare e la depressione, abbiamo affrontato l’ argomento della stima e dell’ autostima di noi stessi, lo stigma e l’ autostigma, per quanto riguarda il preconcetto della società nei nostri confronti, abbiamo parlato dei diversi stili di comunicazione che si possono assumere, a partire da uno stile passivo e aggressivo fino allo stile assertivo, che permette di trovare una mediazione tra i primi due.
Abbiamo studiato il termine Recovery, che nasce negli anni 70’ nei paesi anglosassoni e si avvale di un approccio alla cura molto concreto, oltre ad avvalersi di due strumenti molto utili per il proprio percorso, come la Recovery Star e il Wrap.
Abbiamo fatto tirocini in diversi ambiti, dalla Comunità Protetta, ai Corsi For, allo Sportello SPDC, a Menteserena.
Io personalmente come tirocinante sono stata presso la comunità protetta con altri miei colleghi la domenica pomeriggio, per portare un sorriso ai pazienti di questa unità, ho partecipato come facilitatrice a un Corso For sulla comunicazione assertiva e al gruppo Menteserena, appuntamento presente due volte al mese che affronta temi vari riguardo il disagio mentale.
Il proposito mio e dei miei colleghi Esperti in Supporto tra Pari per il futuro è metterci a disposizione della nostra unità operativa per poter affiancare altri utenti nel loro percorso di cura, o essere utili attraverso le nozioni da noi acquisite in qualsiasi modo sia necessario, sia in base alle nostre attitudini, sia in base alle richieste.
discorso ESP 2013
Grazie! Finalmente arriviamo al fatidico diploma: è vero che è solo una formalità, ma per noi è una cosa importante, un punto di partenza per le nostre esperienze future. Io, Isabella, Roberto, Giovanni, Andrea e Giuliana abbiamo partecipato al primo corso per utenti esperti organizzato dall’unità operativa nel lontanissimo 2013 e da allora abbiamo fatto del nostro meglio per migliorare e per renderci utili sia con gli altri utenti che con gli operatori e i famigliari.
Il nostro corso è nato all’improvviso, abbiamo colto al volo un’opportunità che ci è capitata vicina, anche grazie all’impegno di alcuni operatori che si sono resi disponibili in tempi brevi per aiutarci a compiere questo passo. Avevamo iniziato ad avvicinarci al concetto di ESP durante gli incontri con altre realtà promossi all’interno del lavoro del gruppo Accoglienza: UFE di Trento, la costituzione della Rete Utenti Lombardia, le realtà locali di Pavia, Saronno e Como. La curiosità e l’interesse verso questo aspetto innovativo dei servizi è stato poi ulteriormente incentivato dall’incontro con Julie Repper e Geoff Shepherd durante la costruzione del Programma FOR e a quel punto è capitata l’opportunità di “Provarci” davvero. Cosa che abbiamo fatto insieme agli operatori dell’unità operativa che per il corso sono diventati docenti, sostenuti dal Dott. Lucchi e affiancati, molto da vicino, dalle tre operatrici che sono state Tutor dei primi ESP: Mariella, Laura e Nadia.
Con loro abbiamo delineato l’ESP sulla base delle esigenze e di quello che come gruppo di lavoro ritenevamo fosse utile per mettere in pratica quegli ideali e quelle competenze che stavamo acquisendo. Non abbiamo replicato l’esperienza di Trento e nemmeno quella di Saronno/Como, ma ne abbiamo delineata una vicina a quella che è la nostra realtà e il più fedele possibile alla nostra interpretazione del concetto di Recovery e di Percorso di cambiamento. Questo ci ha permesso di costruire un ruolo “interno” che permettesse alle nostre esperienze di vita di proporsi anche come ponte per i servizi, oltre che come grande crescita per tutti noi.
Una cosa su cui siamo tutti concordi è che, innanzitutto, il corso è stato necessario e utile in primo luogo proprio per noi che ora siamo ESP. Ci ha aiutato a conoscerci meglio, a capire meglio la nostra malattia e anche a trovare nuove strategie per aiutare e aiutarci a vicenda. Da allora ci siamo resi disponibili per aiutare gli operatori, i servizi e soprattutto gli altri pazienti in vari modi e attualmente siamo tutti impegnati nelle attività che siamo riusciti a costruire con il servizio: Programma For, Agenzia del Centro Diurno, Sportello SPDC, la domenica in Comunità protetta, la accoglienza. E contiamo di continuare a fare queste cose e anche altre. Speriamo di riuscire a costruire tante opportunità nuove anche per il futuro, di coinvolgere nelle iniziative Recovery anche altri pazienti e di aiutare questa unità operativa a costruire un’opportunità di riabilitazione e cura sempre più vicina a quello che è il cuore delle nostre due parole d’ordine: Recovery e Coproduzione, proprio come abbiamo fatto fin ad ora.
Per chiudere, siamo felici di aver allargato il nostro gruppo e ci ricordiamo anche degli altri partecipanti al corso ESP 2013 che, per svariate ragioni, non sono qui con noi oggi e, soprattutto, ringraziamo tutti per il supporto che ci hanno dato e per aver creduto nelle nostre possibilità anche quando noi stessi avevamo dei dubbi o delle difficoltà.
Un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori che rendendosi disponibili a trasformarsi in docenti ci hanno permesso di imparare quello che ci serviva per poter proseguire questa strada che abbiamo scelto e che continuiamo a scegliere e che continuano a camminare al nostro fianco in questo viaggio.